La Giunta regionale ha stanziato contributi per il 2023 al fine di realizzare interventi di salvaguardia e messa in sicurezza idrogeologica del territorio veneto.
L'obiettivo è quello di sostenere i Comuni nella difesa del suolo e prevenire rischi legati a frane, slavine e inondazioni.
L'Assessore all'Ambiente, Gianpaolo Bottacin, ha spiegato che tali interventi comprendono la costruzione di nuove opere di difesa idrogeologica dei canali e corsi d'acqua, la protezione dei versanti da frane e slavine, nonché la sistemazione delle aree colpite da frane, inclusi i relativi drenaggi. Opere di grande importanza per il territorio e utili per aumentare la sua resilienza.Lo stanziamento di 4,5 milioni di euro, deliberato sarà suddiviso in tre annualità e assegnato ai Comuni attraverso le Province e la Città metropolitana di Venezia. La distribuzione delle risorse per il 2023 è stata stabilita sulla base di una graduatoria, che tiene conto dell'indice di rischio valutato dalle amministrazioni locali e di altri criteri oggettivi.
Le risorse per l’anno in corso, pari a 1,5 milioni di euro, sono state assegnate per interventi nei Comuni di Sovramonte e Gosaldo in Provincia di Belluno; un intervento nel Comune di Costa di Rovigo, nel rodigino; un intervento nel Comune di Monselice nel padovano; interventi nei Comuni di Pederobba e San Biagio di Callalta nel trevisano; a Mira e San Michele al Tagliamento nella Città metropolitana di Venezia; un intervento nel Comune di Cazzano di Tramigna nel veronese; e interventi nei Comuni di Valdastico e Longare nel vicentino Bottacin ha sottolineato l'attenzione della Regione verso il territorio, evidenziando che oltre agli interventi diretti eseguiti dalle strutture regionali, è fondamentale fornire aiuti agli enti locali.
In un periodo di particolare difficoltà come l'attuale, tali contributi rappresentano un importante sostegno per la protezione e la sicurezza del territorio.
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