28/3/2023
Ieri abbiamo avuto la grande opportunità di accompagnare l’Assessore Regionale all’agricoltura Federico Caner in un tour per conoscere alcune tra le più importanti realtà del territorio nel mondo agricolo.
Si tratta di aziende che lavorano i prodotti della terra in modi diversi, con ottiche diverse e differenti opportunità di crescita e di sviluppo.
Con l’assessore, attento alle problematiche che gli imprenditori hanno esposto davanti alle telecamere e a telecamere spente, abbiamo avuto modo non solo di visitare aziende leader nel mercato nazionale e internazionale ma di sentirle raccontare dai titolari.
Abbiamo visto macchinari 4.0, governati dalle macchine, sotto l’occhio attento dell’uomo, fiore all’occhiello di una ditta, la PEF, tramandata da padre ai figli con uno stabilimento anche in Sicilia, e culture sterminate di piantine, quelle dei vivai Bacchetto, lavorate con pazienza e attenzione da tecnici in camice bianco.
Terza tappa la SmartBio, azienda giovane che accompagna la natura nel suo riprodursi e che, con un occhio al futuro, sta sviluppando una nuova linea che darà una svolta al mondo agricolo. Ultima ma non ultima la Garbin a Cavana, una ditta eccellente fatta crescere giorno per giorno.
Tutte aziende che danno lavoro a decine e a centinaia di persone, che portano il nome di Chioggia in Italia, e fuori dai confini. Aziende che hanno subito i contraccolpi del Covid prima, con la chiusura degli HO.RE.CA e con il cambio conseguente delle abitudini della popolazione e con la guerra poi, con la chiusura di fette di mercato.
Imprenditori che non si sono fatti abbattere, ma che si sono tirati su le maniche continuando a fare ciò che hanno sempre fatto.
Le aziende che abbiamo avuto modo di visitare guardano alla tradizione adattandosi alle esigenze del mercato e cercando di migliorare il prodotto finale selezionando ciò che il cliente vuole, in modi diversi. I problemi non mancano, alcuni andrebbero affrontati di petto, prima che mettano radici, per altri la soluzione è a un passo.
Il problema che accomuna tutte è la necessità d’acqua, per le coltivazioni ne serve molta, per alcuni prodotti più che per altri. Quest’anno la produzione mancherà di riso e di mais, interrompere il ciclo di coltivazione è un grosso rischio per le aziende che vedono i propri clienti rivolgersi altrove, ma non ci sono alternative.
Diventa sempre più urgente la realizzazione del tanto agognato sbarramento per il cuneo salino sul Brenta ma anche sul’Adige. Vista la gravità del problema e la necessità urgente di una soluzione si devono trovare i fondi mancanti, magari prelevandoli dai finanziamenti stanziati per gli invasi, osa Giuseppe Boscolo Palo, amministratore unico di Chioggia Ortomercato del Veneto. Basta che si cominci.
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