Il presidente dell’associazione Pipa Club Italia ci informa che l'associazione sta per presentare la pratica Unesco di iscrizione alla lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità per un tema che ci tocca da vicini: la Pipa chioggiotta.La candidatura presenterà la richiesta per il riconoscimento della raccolta e Lavorazione della Radica e l’arte della Pipa in Italia e l’arte della Pipa chioggiotta è un’arte conosciuta in tutta Italia e nel Mondo.
Si tratta della tipica Pipa in terracotta che viene realizzata ora da un unico artigiano, il nostro concittadino Giorgio Boscolo, Femek. Un bene quindi in via di estinzione che va tutelato, valorizzato e promosso, che va a inserirsi nel patrimonio italiano per il quale si richiede il riconoscimento.
La richiesta fatta all’Unesco riguarda tutti i tipi di pipe incluse quelle in radica, raccolta e lavorata ancora presso pochissime aziende che non hanno un ricambio generazionale adeguato. In Italia è quindi presente tutta la filiera, dalla raccolta della radica alla sua lavorazione arricchita da elementi culturali, artistici e della tradizione.
Un bene da tutelare anche in Italia, in Danimarca e nei Paesi Bassi la Pipa ha già ottenuto il riconoscimento di bene immateriale dell'Umanità.
Una decina sono in Italia i musei dedicati interamente alla Pipa.
Ora si deve presentare il dossier, entro il prossimo marzo, se accettato si passerà all'iscrizione della candidatura nel 2024.
Al momento sono stati coinvolti tutti gli Enti comunali e regionali che possono essere sensibili al tema e interessati a vedere la Pipa e la Pipa chioggiotta valorizzate nell'ambito riconoscimento a presentare un supporto alla candidatura su carta intestata.
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