domenica 6 marzo 2022

POCHI ALUNNI - A RISCHIO NUMEROSE CLASSI


I consiglieri regionali del Partito Democratico Zottis e Montanariello esortano il Ministro dell’Istruzione a agire prima del prossimo settembre per rivedere il numero minimo di alunni per classe. Ciò per evitare la chiusura di plessi scolastici e per assicurare comunque una didattica di qualità.

In Veneto la situazione è critica e, nello specifico per quanto riguarda Venezia, la città si è spopolata e ciò ha portato un minor numero di individui in età scolare e quindi a una riduzione delle classi e alla chiusura di interi istituti. La mancanza di scuole rende meno attrattivi i quartieri che continueranno a spopolarsi progressivamente. 

Attualmente una deroga al numero minimo di alunni c’è ma vale solo per comuni di montagna, piccole isole e zone con minoranze linguistiche.

Per il prossimo anno si prevedono in tutto il Veneto 7.141 alunni in meno rispetto allo scorso anno e ciò causerà la chiusura di numerose sezioni.


Il ministero prevede che gli alunni per la scuola primaria siano almeno 15, 18 per la secondaria di primo grado e 27 per la secondaria di secondo grado. 

La pandemia, continuano i consiglieri, ha evidenziato la necessità di formare classi meno numerose. Il provvedimento avrebbe anche risvolti positivi sulla qualità della didattica.

La richiesta dei consiglieri parte da questi presupposti ma deve essere accolta in velocità per permettere ai dirigenti di organizzare la didattica


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