lunedì 16 gennaio 2023

VENETO CONTRARIO ALL'ETICHETTATURA ALLARMISTICA DEL VINO

In questi ultimi giorni molti sono i pareri contrari al caso in Unione Europea riguardante l’etichettatura del vino e alcolici che, partita dall’irlanda, dovrebbe comunicare messaggi allarmistici sulla natura del vino, un mercato che in Italia vale 14 miliardi di euro.

In irlanda le etichette che saranno apposte ai contenitori per il vino correleranno il consumo con alcune gravi malattie, al pari di messaggi apposti sulle scatole di sigarette.
Paragonare gli effetti dell'eccesso di consumo a un consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità è improprio, afferma il consigliere regionale Razzolini (FdI) sostenendo l’operato del Ministro Lollobrigida nella difesa del made in Italy.
A riguardo il consigliere Pan (Lega) ha presentato una mozione per impegnare la Regione ad attivarsi presso i ministeri preposti per evitare la decisione di Bruxelles, impedendo che la decisione diventi obbligatoria. Sarebbe un grosso colpo per gli imprenditori del vino. Inoltre, afferma, non risolverebbero il problema dell’alcoolismo.
Ora le autorità nazionali possono adottare la legge ma a ciò si oppongono i produttori di 9 paesi, inclusi i maggiori competitor italiani.

Ora l’Irlanda, nonostante il parere contrario del Parlamento, può adottare questa legge e altre nazioni possono allinearsi.

Questo provvedimento viene visto come un attacco diretto all’Italia, principale esportatore, con cui un intero settore si sente minato.
Anche Pavanetto, consigliere Regionale di FdI, conferma contrarietà al provvedimento, certo che il Veneto farà la propria parte a difesa del prodotto e del settore.

Il problema è che la scritta sarebbe fasulla, non è il prodotto ad essere nocivo, ma l’abuso nel consumo. L’obiettivo non è più informare, ma condizionare generando paura.
“Difendere la qualità dei nostri prodotti è per noi un dovere - conclude Pavanetto - solo le bugie nuocciono gravemente alla salute fisica, mentale ed economica”.




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