Il segretario generale del FP CGIL, Daniele Giordano, non ha potuto che commentare negativamente la nota emessa da parte del Comune di Venezia che ieri comunicava l’abolizione del lavoro agile anche per i lavoratori fragili. Si intendono fragili i lavoratori che hanno condizioni di salute poco compatibili con la situazione di emergenza attuale, confermate da certificazioni mediche.
Ma, mentre per tutti i lavoratori, anche quelli fragili, riprende il lavoro in presenza, per i consiglieri comunali ciò non è ancora possibile e il consiglio continua a svolgersi da remoto, come evidenzia il sindacalista.
E ciò mentre la Regione Veneto ha prorogato lo smart working fino al 15 maggio per i lavoratori fragili, come hanno intenzione di fare altre amministrazioni.
Secondo il sindacato, ciò è inaccettabile e va immediatamente rivisto, anche in quanto dà la sensazione che la politica sia un settore privilegiato, e ciò, di fatto, allontana la gente dalla politica stessa.
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