Da questi risulta che lo scorso anno l’83% dei contratti era a tempo determinato e che oltre 200mila lavoratori guadagnano meno di mille euro mensili. Dati in controtendenza rispetto al PIL regionale che vede un incremento maggiore rispetto alla media nazionale del 6,6%
Non è una corretta ripartenza quella fatta puntando sull’abbattimento del costo del lavoro, secondo i tre consiglieri. Non si possono ridurre salari e diritti dei lavoratori facendo una gara al ribasso. Si tratta di una strada sbagliata inutile per la ripartenza dopo la pandemia.
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