giovedì 20 febbraio 2014
INCONTRO IN PROVINCIA PER IL PROBLEMA DELLA GESTIONE DEL RIFIUTO SPIAGGIATO
--> Nella sede di Mestre della Provincia di Venezia gli assessori provinciali all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia e alla Protezione Civile e ai Parchi Giuseppe Canali hanno partecipato all’ incontro con i rappresentanti di Regione e Comuni sulla questione complessa della gestione del rifiuto spiaggiato, tema di grande attualità a seguito dei recenti fenomeni avversi causati dal maltempo. Tra gli obiettivi dell’incontro, individuare un preciso percorso che, fatto proprio dalla Regione Veneto, possa condurre a soluzioni sistematiche e definitive. Presenti per la per la Regione del Veneto Roberto Piazza del Dipartimento Difesa del Suolo e Roberto Tonellato direttore della Unità di Progetto di Protezione Civile, per la Provincia di Venezia Massimo Gattolin dirigente politiche ambientali e Chiara Fastelli del Servizio Protezione civile, il consigliere provinciale Roberto Dal Cin, per il Consiglio di Bacino Venezia Ambiente Alessandro Pavanato, per il comune di Caorle Alessandra Zusso vicesindaco, e Vania Peretto del Settore ambiente, per il comune di Cavallino Treporti Claudio Castelli assessore all’Ambiente, per il comune di Chioggia Silvia Vianello assessore all’Ambiente e Paolo Spaga funzionario, per il comune di Eraclea, Italo Trevisiol vicesindaco e il funzionario Paolino Ramon funzionario, per il comune di Jesolo Alessandro Montagner dello Settore Ambiente, per il comune di San Michele al Tagliamento Luca Marchesan assessore all’Ambiente e Alessandro Fava del Servizio Ambiente, per il comune di Venezia Giulia Minio istruttore tecnico. L’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia ha aperto i lavori dando lettura del verbale della riunione tecnica del giugno 2010 sulla gestione dello spiaggiato sull’arenile delle località turistiche balneari del veneziano, da lui stesso convocata in qualità di presidente di AATO – Autorità d’ambito territoriale ottimale Laguna di Venezia, nella quale aveva riunito i rappresentanti dei Comuni di interessati (Caorle, Chioggia,Eraclea Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia, Lido-Pellestrina) per fare squadra e per fronteggiare in modo efficace il problema, sollecitando un tavolo regionale di discussione per una soluzione condivisa. E’ stato inoltre ricordato che la Provincia di Venezia e l’Autorità d’Ambito nel frattempo hanno sottoscritto ed attuato un protocollo di intesa con la Provincia di Udine per valutare criticità e soluzioni da applicarsi nei rispettivi litorali; formulato una specifica osservazione nell’ambito del processo di VAS relativo alla redazione del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali; avviato diversi incontri tecnici di approfondimento con gli uffici della Regione Veneto che si occupano di Ambiente e Difesa del Suolo, ARPAV-Osservatorio Regionale Rifiuti, sentito alcuni gestori pubblici. E’ stata quindi rilevata la gravità del problema relativo all’ingente quantità di materiale depositato sulle coste del litorale a seguito degli ultimi eventi atmosferici, ed è stato ribadito che lo spiaggiato è classificato dalla legge vigente come “rifiuto urbano”. Nel corso dell’incontro sono stati valutati i contenuti della recente delibera della Giunta regionale che ricorda la possibilità per i sindaci direttamente interessati di adottare apposite ordinanze, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, da emanarsi ai sensi e per gli effetti dell’art. 191 del decreto legislativo n. 152/2006. In particolare, il punto 4) consente all’autorità competente tramite ordinanza il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell’ambiente. In tal senso dovrà essere effettuata una preventiva e accurata selezione del rifiuto, volta a separare le frazioni recuperabili o riutilizzabili degli stessi prima del conferimento nelle apposite destinazioni legittimate alla gestione del materiale. La questione nella sua complessità è stata valutata dal punto di vista della difesa del suolo anche per quanto riguarda il rinascimento dell’arenile, le procedure di trattamento dello spiaggiato, le modalità di separazione e di recupero della sabbia dal rifiuto. Nel corso della discussione, Chioggia ha chiesto che vengano date delle linee guida chiare per l’adozione delle ordinanze, Venezia ha suggerito che si tengano in considerazione gli ingenti costi che i comuni devono sostenere necessari per la sistemazione delle spiagge. Eraclea ha rilevato che la questione interessa tutta la costa e va affrontata in sinergia. Si è associato anche Cavallino che ha posto l’attenzione sulle modalità del ripascimento e i costi. Jesolo ha chiesto di avere delle indicazioni operative sulle ordinanze previste dalla delibera regionale. Bibione ha rilevato che la cura e la tutela della spiaggia è fondamentale per un settore importante come il turismo, ed è necessario dialogare con i vari enti. Ha suggerito inoltre di considerare la possibilità di coinvolgere anche i comuni a monte per il pagamento delle spese dello smaltimento dello spiaggiato. L’assessore Dalla Vecchia: «L’attuale situazione in cui si trovano le spiagge mette sotto pressione i comuni che si trovano a dover gestire il problema considerando anche l’inizio della prossima stagione turistica, e i riflessi economici collegati. La delibera regionale ha previsto la possibilità per i sindaci di adottare specifiche ordinanze in casi di eccezionali ed urgenti come gli eventi meteo recenti, ma occorre una cabina di regia per individuare delle linee guida da seguire perché il problema dell’interpretazione e delle modalità operative non ricada sui comuni ma sia concordato e coordinato dagli uffici preposti. Se da un lato gli uffici del Consiglio di Bacino e della Provincia proporranno ai comuni uno schema di ordinanza per gestire l’emergenza più prossima determinata dagli ingenti quantitativi di rifiuti accumulati, dall’altro è stata importante la presenza anche della Regione per riunire in un unica discussione le problematiche della pulizia degli arenili in condizione di normalità e del relativo problema di asporto e riporto delle sabbie. In tal modo si presume che potranno anche in parte essere ridotti i costi sostenuti dai comuni». L’assessore Canali: «Oltre agli aspetti ambientali e di difesa del suolo abbiamo anche affrontato anche quelli relativi alla protezione civile. E’ stato un incontro importante per fare chiarezza e coordinarci. La Protezione civile regionale sta raccogliendo le schede per censire i danni provocati dagli eccezionali eventi meteo di questi ultimi giorni. Il nostro suggerimento è che i comuni indichino con precisione le spese che sono stati costretti a sostenere per la pulizia della spiaggia e lo smaltimento del rifiuto spiaggiato frutto degli avversi e recenti eventi meteo».
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