mercoledì 23 gennaio 2013
GIACOMO DI STEFANO: MAN OF THE RIVER
Giacomo Di Francesco, veramente una leggenda, protagonista di un viaggio fantastico da Londra ad Instambul, con una, permetteteci, una bagnarola spinta solo dalla forza delle " sue povere braccia" e dal vento, costruita con l'aiuto di tanti amici con " l'economia del dono".
Un viaggio dedicato a tre temi fondamentali: protezione delle acque e dei fiumi, economie sostenibili e un viaggiare lento per CAPIRE e CONOSCERE, ascoltiamo dalla sua stessa voce, da questa bella persona che si può veramente fare tanto rispettando l'ambiente e la natura.
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Giacomo De Stefano è un folle, un visionario, un vagabondo, un kamikaze, uno schizofrenico. Giacomo è un uomo che ad un momento della sua agiata, borghese, brillante carriera di architetto affermato e ricercato da committenti conosciuti in tutto il mondo, ha fatto quello che vorremmo fare tutti noi per almeno un giorno della nostra vita : mollare tutto ed andare via. Lasciarsi dietro i compromessi di una vita venduta all'amore dell'abitudine, al denaro, alla benzina, alla cena con gli amici e chissà a quante altri atti di riverenza e di piccole falsità quotidiane per un ideale. Giacomo De Stefano incarna il sogno che cambiare si può, che con poco si può fare tanto, che non serve bruciare il mondo dei nostri figli per far vivere il nostro ego. Non serve farlo con la sensazione che la nostra morte sarà la fine del mondo.... del nostro mondo. Siamo solo di passaggio. Siamo foglie al vento, che arrivano il giorno della tempesta..... Conobbi Giacomo così.. in un giorno di tempesta.... la foglia del suo spirito è caduta nel giardino di fronte all'argine del canale che me l'aveva portato... verso sera, mi chiese se poteva stare al coperto a dormire, sul pavimento di un portico in un sacco a pelo... accettai e proposi..... No, grazie.. La condizione non era fisica, ma spirituale.... Il fatto cui avevo assistito da bambino, molti e molti anni prima era, pur con due protagonisti diversi, il medesimo.... Un altro uomo, altrettanto sconosciuto, che aveva avuto il coraggio di mollare tutto ed andarsene era ospite allora in casa nostra.... un flash a distanza di quarant'anni... la stessa città di mare... la stessa burrasca... mio padre... ed un chirurgo svizzero che aveva mollato tutto sposando madonna povertà.... La notte in cui Giacomo dormì sotto a quel portico, sul pavimento, non è dimenticabile.... Dei due, la mattina, lo spirito messo peggio era quello accanto al corpo che giaceva in un comodo letto all'asciutto e lontano dal vento...il mio. Giacomo è certamente un folle... E' un folle che vuole cambiare il mondo e che mette in pratica davvero e con grande sacrificio il suo predicare.... il suo peregrinare, il suo battagliare. Lo fà per i nostri figli, che non saranno mai suoi... lo fa per la mia coscienza che spesso dorme, meretrice di sogni leggeri... Giacomo è buona parte di quello che manca agli uomini, quando si guardano allo specchio.... La dignità di questo amico matto, sarà di fronte ai nostri occhi ed entrerà nei nostri cuori, venerdì sera 25 gennaio, alle ore 21 all'auditorium di Chioggia.
MARINO MASIERO
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