domenica 20 marzo 2011

IN QUESTI GIORNI PREGO SOLTANTO

Elena Ballarin
Anche se è dall'altra parte del mondo, prego costantemente per il Giappone, per un miracolo che faccia raffreddare i reattori danneggiati della centrale di Fukushima I.
Fin da ragazzina sono sempre stata contraria al nucleare, favorevole a qualsiasi altra soluzione i cui rischi siano meno devastanti. Da laureata in scienze agrarie SO che molte attività umane hanno già reso inospitale alla vita in terre che un tempo erano coltivabili, so che la desertificazione è un processo in corso su vasta scala, conosco le teorie sull'effetto serra e, sebbene non sia aggiornatissima, so che esistono ricerche e speranze nella individuazione di essenze (anche ogm) in grado di vivere e progressivamente bonificare terreni pesantemente inquinati... ma se desertificazione ed effetto serra possono avere una inversione di tendenza (ci sono teorie che li descrivono come eventi ciclici, la terra è un pianeta ancora giovane), alla contaminazione radioattiva non c'è altra soluzione della interdizione eterna.
Viva l'autoconsumo, il sapere fare le cose con le proprie mani, la microeconomia, la decrescita, ecc... Che sviluppo può esserci se tutti ambiscono a lavorare dietro una scrivania pulita piuttosto che sporcarsi le mani?
Guardo le notizie su internet in continuazione, in questo momento ho letto che solo 50 tecnici sono rimasti a vegliare i reattori giapponesi: penso che la prossima settimana saranno tutti in fin di vita, penso che in un paio di giorni da oggi (anzi, da ieri) non saranno comunque più in grado di lavorare, penso che se esplode uno dei 6 reattori che si vedono in fila indiana possano collassare anche i vicini lasciati a se stessi, penso che se ho letto che stanno andando a gettare acqua dall'alto con gli elicotteri...
Visto che sono credente,sono una mamma, prego.


Elena Ballarin

6 commenti:

  1. E' un argomento scomodo che in campagna elettorale più di qualcuno farà finta di non porsi. Purtroppo in Italia fanno più notizia altri argomenti che il rischio nucleare. Nel marzo del 2009 sulla seconda pagina della Repubblica, non dunque su Topolino, appariva la città di Chioggia come sito appetibile per il nucleare. Zaia oggi tranquillizza tutti dicendo che non si farà nulla in Veneto. Ma Zaia, se non sbaglio, non è lo stesso che non ha ascoltato i cittadini di Cona e sta dando il via libera al Turbogas nonostante, comune e Provincia, non lo vogliano? Speriamo che il referendum sul nucleare sia una consultazione veramente popolare e non politica. A giugno si andrà a votare per una cosa molto più importante delle elezioni comunali di Chioggia.
    Fabris

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  2. Ciao a tutti !!
    Io non sono esperta come Elena sulle tematiche ecologico/ambientali.
    Mi sento però di condividere con lei l'opinione che "si può trovare un'alternativa". Non ci credo che l'unica possibilità che abbiamo sia il Nucleare.
    Vedendo quello che sta succedendo in Giappone non riesco a non pensare: non è un caso.
    Noi possiamo ancora scegliere. Probabilmente le persone che stanno morendo e moriranno a causa delle radiazioni avrebbero voluto poter scegliere.

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  3. Ore 16,12-noi parliamo,mentre alla Camera le commissioni Attivita' produttive e Ambiente,hanno VOTATO il decreto legislativo sulla localizzazione dei siti e sulla costruzione delle centrali nucleari in Italia.La proposta ha ricevuto l'ok dalla maggioranza,fli-udc,astensione del pd,idv ha votato contro.Poveri Noi!!!!Al Grande Popolo del Sol Levante un Rispettoso Inchino.

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  4. Gentilissima Elena, è difficile non condividere ciò che scrivi anzi... i 50 tecnici giapponesi kamikase che si immolano per la salvezza della loro patria e del mondo va la nostra riconoscenza e il nostro rispetto, profondo rispetto. E' uno schiaffo morale al nostro "parlocchiare" italiano. E non lo sono stati da meno quegli operai russi che a chernobyl per primi hanno tentato, con i mezzi di fortuna che si ritrovarono, di fermare la catastrofe. Volevo farti anche una provocazione. Tu scrivi parole sacrosante in questo blog che ha sulla testata appoggia un governo che ignorando completamente le grida dei cittadini come noi e soprattutto chiudendo non un occhio ma tutti e due, continua imperterrito nella sua marcia verso il nucleare. L'Europa si interroga mentre Prestigiacomo & Co. sono sicuri di andar avanti. Forse sono ancora uno dei pochi che si indigna, oppure un sempliciotto che vede incoerenza dove non c'è ma mi sembra almeno inappropriato il titolo di questo blog con quello che si scrive dentro, tutto qui. Fermo restando che se volevi il consenso da qualcuno che è contro il nucleare mi trovi in prima linea. Il bene e la salute dei cittadini di una repubblica non è fattore di destra o di sinistra è fattore civile! Mi inchino e prego anch'io per chi ha deciso di donare la propria vita per salvarne tante altre. Massimo rispetto perchè salveranno anche le vite di coloro che vogliono costruire mostri nucleari. Alla faccia della miopia politica. Buona festa a tutti gli Italiani.

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  5. Dopo la castrofe di Livorno, i trasporti di materiali infiammabili via treno non sono stati bloccati, ogni giorno sulle strade, compresa la nostra romea, muoiono decine di persone, epure le auto non vengono messe fuori commercio. Ai tempi di cernobil, io mi trovavo a triste eppure malgrado la distanza, nelle zone di confine venivano adottate misure di prevenzione e protezione per arginare anche in italia il problema delle radiazioni. All'epoca quel problema si trovava veramente a molti kilometri di distanza ma a quanto mi è dato sapere qulcosa in italia arrivò, in Jappone a quanto pare la questione rimarrà in ogni caso racchiusa nel raggio di 100 km al massimo.
    Inoltre, e queste sono solo considerazioni, se un eventuale centrale nucleare invece di chioggia venissa messa a Rovigo? questo cambierebbe poco, tra le altre cose le centrali poco oltre confine, le francesi.... se gli capitano delle cose noi ne siamo coinvolti lo stesso.
    Poi prima di accettare o rinunciare bisognerebbe valutare quantoi posti di laoro potrebbe portare....
    Personalmente non ho ancora fatto una scelta.. m acredo ci si debba riflettere con calma..

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  6. Risposta ad Anonimo 16 marzo 12:17

    E’ una follia lasciare in eredità alle future generazioni impianti che solo per spegnersi, e se tutto va bene, impiegano anni. “Giocattoli” che richiedono esperti sopra esperti prima-durante-dopo la loro vita industriale.
    Siamo esseri umani, sbagliamo. L’illusione del controllo, la certezza di aver calcolato ogni possibilità di rischio porta a catastrofi come questa che stiamo osservando. Certo, adesso viene fuori che nel coro degli esperti giapponesi qualcuno avanzò il “forse Fukushima non è tanto sicura” già due o tre anni fa. Siccome anche i giapponesi sono esseri umani, invece di ascoltare queste voci stonate...
    Oltre all’errore che può commettere anche l’umano supertecnico con 5 lauree, ci sono scelte che poi diventano anche politiche: in questo passaggio si possono accumulare tanti errori (direi opportunamente "una massa critica di errori") non prevedibili e non controllabili.

    Elena Ballarin

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