La crisi idrica si è ripresentata più volte negli anni scorsi, anche se non così precocemente a inizio estate, e i consorzi che gestiscono i servizi idrici stanno già pensando da anni a come affrontare questa eventualità che può diventare drammatica quando le colture non possono sopravvivere a causa della mancanza d’acqua.Per aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e ridurre le dispersioni delle risorse idriche, seguendo il Piano Nazionale per la sicurezza nel settore idrico, il Consorzio di Bonifica Bacchiglione ha in progetto la realizzazione di invasi nel bacino dei colli euganei.
Un progetto del costo di 30 milioni di euro in coerenza col Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.
Le acque contenute nei canali di accumulo quando arrivano a un dato livello devono essere scaricate e migliaia di ettolitri di acqua dolce viene scaricata in mare, come l’acqua piovana che talvolta giunge in forma di bombe d’acqua scaricando a terra decine di centimetri di acqua in pochissimi minuti.
Per ridurre il rischio idraulico nel territorio del Bacino Colli Euganei il Consorzio intende realizzare 4 bacini di laminazione con una capacità di invaso complessiva di circa 650 mila metri cubi in accordo con tutte le amministrazioni degli 11 comuni interessati, con l’Ente Parco Colli Euganei, Veneto Agricoltura, la Provincia di Padova.
L’intervento è inserito nel Piano Regionale di Ripresa e Resilienza. Il progetto è definitivo.
Gli invasi raccoglieranno le acque ai fini dell’irrigazione dei campi distribuendola tra del aziende consorziate.
Le acque raccolte potranno essere utilizzate anche in caso d’incendio dagli elicotteri di soccorso. La convezione tra gli 11 comuni risale ancora al 2019.
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