domenica 18 giugno 2023

ACHILLE CESTER: GLI USA IMPORTANO DALLA RUSSIA URANIO PER UN MILARDO E LE SANZIONI?

In una struttura cavernosa delle dimensioni di un Pentagono, situata in una valle degli Appalachi, migliaia e migliaia di buchi vuoti fiancheggiano il nudo pavimento di cemento. Solo 16 di questi buchi ospitano le esili centrifughe alte 30 piedi, che arricchiscono l'uranio, convertendolo nell'ingrediente chiave che alimenta le centrali nucleari. Per ora, tuttavia, queste centrifughe sono inattive. Inizia così l'articolo di questi giorni sul NYT che mette in evidenza come, dopo quasi due anni di guerra, la dipendenza dalla globalizzazione sia ancora molto lontana dall'essere risolta. Mentre l'Europa importava gas e petrolio a basso costo, la transizione ecologica americana puntava sul potenziamento della produzione di energia nucleare. Tuttavia, questa dipendenza si basava sulla società statale russa Rosatom per la finitura del combustibile nucleare, ossia l'uranio arricchito necessario per alimentare i reattori. Anche altri paesi importano dalla Rosatom, che è diventata il maggiore produttore mondiale dopo la fine della guerra fredda, riducendo così i costi di produzione già bassi grazie al suo processo di arricchimento più efficiente rispetto a quello americano. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, i russi si dedicarono segretamente alla corsa verso l'acquisizione dell'arma atomica. Utilizzando tecnologie e scienziati tedeschi portati via dalle ceneri del Terzo Reich, svilupparono un processo più efficiente ed economico per l'arricchimento dell'uranio naturale. L'uranio, abbondante in natura, è una miscela di due isotopi: l'uranio-238, più abbondante (99,3%), e l'uranio-235, più instabile, utilizzato per le bombe atomiche e per le centrali nucleari. La separazione di questi isotopi è un compito estremamente difficile poiché chimicamente sono identici, differendo solo per il numero di neutroni che rende l'uranio-238 più pesante. Abbandonare la tecnologia basata sull'uranio-235 non è facile, anche se la fusione e i reattori a neutroni veloci potrebbero, forse, emanciparci prima di quanto speriamo tutti. Bezos, Gates e altri si trovano in prima linea, e proprio Gates, con la sua società Terra Power, ha toccato il punto dolente della dipendenza dalla Rosatom russa per la finitura dell'uranio-235. Nel frattempo, concludiamo con una notizia più leggera: i due mega yacht di Bezos sono stati avvistati ieri nel golfo del Tigullio... Speriamo che sia venuto anche per investire nel progetto di energia nucleare pulita dell'Ansaldo.

2 commenti:

  1. Rosatom. Ancora ci meravigliamo degli U.S.A. Sono i controllori del mondo grazie ai servi sparsi in tutto il mondo. Ci hanno portato la guerra in Europa “ la controffensiva Ucraina non è uno sprint ma sarà una maratona” dice Stoldenberg. Quindi come dice Zelenski l’Ucraina è di fatto nella NATO, cioè fra poco la guerra sarà dell’Europa contro la Russia. L’Europa è sempre meno indipendente e non potrà mai competere con le altre potenze con piena soddisfazione del progetto americano

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  2. Anche se il commento sembra anonimo di fatto non lo è in quanto Google e WhatsApp è Facebook sono sotto il controllo americano

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