sabato 4 marzo 2023

IN FEBBRAIO IN VENETO HA PIOVUTO PER 3MM QUANDO LA MEDIA ERA DI 60MM PERIODO 1994 2022

VENETO, 4 Marzo 2023

Si tratta di emergenza siccità e va trattata come tale, senza la volontà di creare allarmismi, ma ora si deve cominciare a pensare di tutelare le risorse idriche a disposizione e potenziare la capacità di stoccaggio negli invasi esistenti, mettendo in efficienza quelli penalizzati da

masse di detriti, inoltre si devono incrementare i sistemi di ricarica artificiale della falda e trovare altre alternative.
L’ultimo rapporto ARPAV sostiene che nel mese di febbraio sul Veneto sono mediamente caduti 3 mm di precipitazione quando la media del periodo 1994-2022 è di 60 mm.

Questo, in sunto ciò che ha affermato il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, anticipando la pubblicazione del rapporto ARPAV.
Il documento riferisce che “gli apporti meteorici mensili sul territorio regionale sono pressoché nulli e, in tutti i bacini idrografici della regione si riscontrano condizioni di elevato deficit pluviometrico che vende in pesante sofferenza Po, Adige, Lemene, Pianura tra Livenza e Piave, Sile e Tagliamento.
Siccità giudicata estrema in alcune aree del veneziano, moderata sulla provincia di Rovigo, sulla punta meridionale di quella di Venezia, sulla zona dell’alto Garda e su una fascia tra Bellunese, Vicentino e Trevigiano. Ma sul resto del Veneto mette in evidenza una siccità “severa” ..
Per quanto riguarda i fiumi, alla data del 28 febbraio, le portate si mantengono inferiori alle medie storiche su tutti i principali corsi d’acqua.
La Regione sta promuovendo interventi e sta preparando un piano irriguo.

Ma il problema non è solo di una regione ma comune, bisogna guardare ad una strategia a livello nazionale con la definizione di un piano straordinario che tuteli le nostre risorse idriche e indichi precisi interlocutori agli amministratori regionali e territoriali.




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