Il contratto collettivo del settore terziario è scaduto ancora a dicembre 2019.In questi tre anni, periodo Covid, è stato difficile, per molte imprese, poter andare avanti, tante ditte hanno chiuso e tante hanno dovuto ridursi, sia come proposta che come personale.
Questi anni sono stati difficili per tutti, per i datori di lavoro e per i dipendenti e le organizzazioni sindacali hanno cercato di avanzare richieste di adeguamento salariale che non sono state accettate.
In questo momento però la situazione è cambiata drasticamente, i prezzi continuano ad aumentare, l’inflazione è in crescita, e la capacità dei salari si sta riducendo considerevolmente.
Non è stato più possibile per le organizzazioni datoriali non ascoltare le richieste dei sindacati.
Proprio per la minor capacità del potere di acquisto dei salari dei lavoratori e temendo una crisi sui consumi si è deciso un accordo.
Le associazioni datoriali e le associazioni sindacali hanno quindi sottoscritto un Protocollo con cui ai lavoratori del terziario sarà corrisposto un importo una tantum e un anticipo sui futuri aumenti contrattuali dal prossimo aprile.
I lavoratori alle dipendenze del terziario al 12 dicembre dello scorso anno al 4° livello di inquadramento, avranno riconosciuta una somma una tantum di 350 euro, proporzionata per quanto riguarda gli altri livelli.
La somma spettante sarà erogata in due tranches, nelle buste paga di gennaio e di marzo di quest’anno.
Dal mese di aprile, sempre al 4° livello, sarà erogato un aumento di 30 euro mensili, anche questi in proporzione per gli altri livelli e per i contratti part-time, per i quali le somme spettanti saranno riproporzionate.
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