A seguito delle criticità riscontrate dopo le avversità atmosferiche del 22 novembre scorso nei territori della provincia di Rovigo e nel litorale della Città Metropolitana di Venezia, viene dichiarato lo stato di emergenza regionale. un provvedimento necessario visti i danni riscontrati nel patrimonio pubblico e in quello privatoCome riporta il decreto nell’area rodigina i nubifragi hanno causato numerosi allagamenti, in particolare nella città di Rovigo, nel centro di Adria, a Villadose e a Porto Viro che hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco e dei volontari della protezione civile.
Tutto il litorale veneto è stato interessato, a causa dell'eccezionale altezza della marea e del forte vento, da straordinarie mareggiate che hanno sommerso gli arenili danneggiando le opere di difesa a mare e gli stabilimenti balneari.
Nell’entroterra sono numerosi gli interventi finalizzati a mettere in sicurezza alcuni edifici e le alberature danneggiati dal forte vento, a causa del quale si è verificato anche il ferimento di una persona.
Per fronteggiare le situazioni si è reso necessario l’intervento della Protezione Civile, dei locali volontari e dei vigili del fuoco.
Con queste premesse il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dichiara quindi lo stato di emergenza regionale.
Il provvedimento non è esaustivo ma suscettibile di integrazioni qualora altri Enti colpiti segnalassero danni e disagi riconducibili agli eventi meteo eccezionali.
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