venerdì 17 gennaio 2014

LA PROVINCIA CENSISCE GLI UCCELLI ACQUATICI DELLA SUA LAGUNA : 240 MILA UNITA'


--> Si sono svolti nei giorni scorsi gli annuali censimenti degli uccelli acquatici svernanti sulle lagune e sulle zone umide minori della provincia veneziana. I censimenti, promossi dalla Provincia - assessore alla caccia Mario dalla Tor - con il coordinamento scientifico dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, hanno impegnato circa 100 persone, tra tecnici esperti dell’associazione Faunisti Veneti, agenti della polizia provinciale e personale delle aziende faunistico venatorie vallive.I risultati dei censimenti sono ora in fase di elaborazione, ma già ad una prima lettura le Lagune di Venezia e di Caorle si confermano come zone umide di importanza internazionale, di assoluto rilievo rispetto alle altre aree costiere europee e del bacino del Mediterraneo. Il numero complessivo delle diverse specie di anatre (Germano reale, Alzavola, Fischione, Codone, Moriglione) ha raggiunto le 240.000 unità, un dato sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti, complice probabilmente un inverno particolarmente mite che ha mantenuto parte delle popolazioni migratrici nelle aree centro europee. In aumento, invece, i piccoli uccelli limicoli che frequentano le barene e le velme delle aree soggette a marea della Laguna di Venezia: i Piovanelli pancianera, ad esempio, dovrebbero aver sfiorato il valore record di 40.000 individui, mai registrato negli ultimi 20 anni. Non sono mancate alcune rarità come le due Aquile anatraie maggiori osservate in Laguna di Caorle, la Moretta codona in Valle Vecchia, l’Edredone in Laguna di Venezia. Il vicepresidente e assessore alla Caccia Mario Dalla Tor: «Anche quest’anno i censimenti hanno confermato il grande valore ambientale della lagune di Venezia e Caorle. La Provincia è orgogliosa per il lavoro iniziato più di vent’anni fa attraverso tecniche rigorosamente scientifiche. Evidenziado gli effetti positivi delle attività gestionali condotte da tutti i soggetti interessati».

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